La Toscana chiede al governo di assicurare un sostegno al reddito ai lavoratori e alle lavoratrici colpite dall’alluvione del 2 novembre scorso. Come già avvenuto in seguito agli eventi estremi che coinvolsero l’Emilia-Romagna.

La richiesta di “indifferibili e urgenti misure a supporto del tessuto produttivo e sociale” è stata formulata dal presidente della Regione Eugenio Giani in una lettera inviata oggi al Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti e alla Ministra del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone.

Il presidente della Toscana sollecita una forma di ammortizzatore sociale unico per i lavoratori dipendenti. Mentre per professionisti, autonomi, collaboratori, rappresentanti commerciali, compresi i titolari di attività di impresa, Giani propone un’indennità una tantum.

Nella lettera viene richiamato quanto già previsto dal Decreto legge 61/2023 per fronteggiare l’emergenza verificatasi sul territorio emiliano romagnolo. Inoltre, Giani raccomanda di garantire almeno 9 mesi di tempo dalla data degli eventi alluvionali per la presentazione della richiesta di sostegno, in quanto “gli effetti nefasti dell’interruzione forzata” delle attività “potrebbero manifestarsi anche mesi dopo l’alluvione”, alla luce delle caratteristiche del tessuto economico e produttivo delle aree coinvolte, “composto prevalentemente da piccole e medie imprese inserite in filiere produttive integrate che non si possono interrompere”.

Riguardo alla quantificazione delle risorse per gli interventi di sostegno richieste, nella lettera vengono ricordati le rilevazioni effettuate da Irpet, che stimano un numero di imprese nelle aree alluvionate pari a 10.342 per 22.301 addette e addetti, a cui si aggiungono 7564 lavoratrici e lavoratori autonomi e collaboratori.


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